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IL SINGLE TRACK (SINGLE TRACKING)


In natura l’animale più strutturato per il movimento, con evidenti capacità di risparmio energetico in rapporto alle maggiori distanze percorse, è il lupo. Proprio per la sua natura di cacciatore, il lupo deve affrontare lunghi e faticosi spostamenti in più tipologie ambientali per procacciare il sostentamento per sé e per il branco, cuccioli compresi. Stiamo parlando di ambienti proibitivi, con scarso approvvigionamento di cibo e per di più intervallato da periodi anche piuttosto lunghi di astinenza.

Le difficoltà di spostamento sono oggettive e comportano una gestione economica esasperata delle risorse energetiche e fisiche disponibili.

Ciò ha modificato profondamente il modo di assimilare le energie disponibili con il cibo, intervenendo sul metabolismo, cioè il digerimento e l’assimilazione delle sostanze utili e intervenendo anche sull’aspetto successivo, cioè quello dello “spendere” correttamente tali energie una volta assimilate.

Uno dei settori dove ciò è più evidente è il movimento dell’animale. Il trotto del lupo, massima espressione di tale concetto, che gli permette di percorrere lunghissime distanze in caccia con il minimo dello sforzo, consiste nel SINGLE TRACK (traccia singola), andatura che, appunto, permette il massimo risparmio energetico.

L' Alaskan Malamute, che non è un trottatore puro come il lupo ma che deve anche trainare, possiede anch’esso grandi doti di risparmiatore. Affinché ciò accada, vi devono essere alcune basi osteomorfologiche precise. Prima di tutto il cane deve avere un ottimo allungo sia dell’arto anteriore sia di quello posteriore: in questo modo riuscirà a coprire più terreno con lo stesso numero di falcate (passi). La mancanza di allungo è in genere determinata da angolature insufficienti e obbliga il cane a compiere un maggior numero di passi, più corti che con un buon allungo e quindi a sprecare energia.

All’allungo dell’arto anteriore deve corrispondere quello dell’arto posteriore: così il piede posteriore cadrà sull’orma lasciata da quello anteriore. Quando il cane compie questo movimento si dice che copre l’orma. Il single track è il caratteristico modo di trottare di molti cani nordici ma anche di altre razze. Nel single track gli arti, durante il movimento, si inclinano verso l’interno, in modo che i piedi vadano a finire direttamente sotto la linea centrale del cane. Sia gli arti anteriori che posteriori, pur rimanendo diritti, si inclineranno a V, portando quindi le orme dei piedi sulla stessa linea o quasi; cioè, l’orma del posteriore va a coprire quella del rispettivo anteriore.

In queste condizioni il baricentro del corpo, che si trova nel torace, spostato verso il basso e verso il petto, si muove costantemente lungo una stessa linea ideale situata appunto sopra quella tracciata dalle impronte durante il single track.

Se il cane procedesse con le zampe anteriori e posteriori aperte, il baricentro verrebbe continuamente spostato lateral

D’altronde le zampe non devono nemmeno incrociarsi durante la camminata creando instabilità e difficoltà. Non tutti i Mal appena si mettono in movimento eseguono subito il single track ma mano  a mano che aumenta l’andatura, sarà inevitabile che vi pervengano se sono strutturati correttamente. Il Malamute è dotato di grande potenza e resistenza e queste qualità sono esaltate dalla capacità dell’animale di ottenere, proprio come il lupo, il massimo di efficacia con il minimo dispendio di energia.

mente da destra a sinistra, con l’inevitabile spreco di energia per riportarlo ad ogni movimento verso il centro.

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE UN PO’

Il cane deve stringere sull’anteriore, cioè tendere a portare gli arti su una unica linea centrale. Al passo la tendenza si nota poco e sembra che i quattro arti procedano in parallelo. Ma accelerando l’andatura il fenomeno è ben visibile

La spiegazione anatomica è la seguente: la spalla, da cui ha origine il movimento dell’arto anteriore, non è connessa al tronco da un'articolazione fissa ma da un legamento elastico, il cingolo scapolare.

Essa può compiere di conseguenza intorno al suo asse un’elisse circumduzionale, che è la risultante dei movimenti di flessione, estensione, abduzione (cioè il movimento di allontanamento di un arto o di una sua parte dall’asse meridiano del corpo) e adduzione (il contrario dell’abduzione). Perciò tutto l’arto viene interessato da questo movimento.

Quando il bilanciere testa-collo, stendendosi in avanti, esercita una trazione (tramite i muscoli trapezio e romboide) sulle punte delle scapole, avvicinandole al piano saggitale (piano di sezione ideale che divide il corpo in due parti specularmente identiche), i vari segmenti dell’arto anteriore reagiscono compensativamente fino al metacarpo, che ruota verso l’esterno quando l’arto, dopo l’appoggio, si stacca dal terreno e verso l’interno quando l’arto, distendendosi, va a toccare nuovamente il suolo.

Questo meccanismo, che permette un’andatura elastica e redditizia, è la conseguenza di una spalla mobile e di una corretta anatomia e non va confusa con il mancinismo.

Un soggetto incapace di procedere al single tracking non è un cane corretto ma un animale con diametri trasversi eccessivi, cioè con il torace a botte e spalla poco mobile (tipo Bull dog)

PRECISAZIONE TECNICA AL FILMATO

Il single track, trova la sua ragion d'essere laddove vi è la necessità di movimento ad alto risparmio energetico per l'animale cioè su quei terreni dove l'animale atavicamente da sempre si è mosso, in particolare quelli innevati.

Per mostrare in tutta la sua interezza l'effetto del single track il filmato dovrebbe essere girato per l'appunto sulla neve o, in mancanza di essa, sulla sabbia o altro terreno soffice dove sia ben visibile l'orma lasciata dal cane e quindi dove risulti sufficientemente apprezzabile il single track.

Non avendo a disposizione tali terreni, il filmato è stato girato su un terreno erboso, che non evidenzia l'orma lasciata e in alcuni punti nasconde l'appoggio del piede durante il passo. Sebbene il filmato sia stato realizzato principalmente per i neofiti, non così dotati di occhio clinico nell'analizzare nei dettagli il movimento tecnico dell'animale e sebbene al contrario un occhio esperto sappia riconoscere il movimento indiscutibilmente corretto del cane anche se non risulta completamente evidenziato il suo movimento, vogliamo rassicurare tutti i fruitori di tale video e gli esperti di razza che, in presenza di situazioni meteo ideali o di terreni idonei, le riprese verranno effettuate correttamente e corredate di tutte le immagini necessarie alla corretta comprensione di questo particolare aspetto tecnico.

Si ringrazia per la collaborazione prestata       www.artefigurativa.eu 

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