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L’arrivo di Zara
La storia di come Zara sia arrivata in casa mia è piuttosto lunga. Sin da piccolo ho nutrito una grande passione per gli animali, tutti gli animali. Ricordo ancora che a 5 o 6 anni prendevo le lucertole in campagna, le mettevo in una teca di vetro e, a mio avviso, le nutrivo con tanto di pane o biscotti, salvo, dopo un paio d’ore, non trovarle più perché mia madre le aveva liberate… Purtroppo però abitando in città non ho avuto la possibilità di crescere con un animale, anche perché i miei non condividevano l’idea di creare un piccolo zoo casalingo. E’ da allora che mi sono ripromesso che, quando avrei avuto una casa tutta mia, avrei preso con me tantissimi animali… Promesse di bambino, oggi, a 31 anni, mi rendo conto che avere un animale è sicuramente una grande gioia ma anche un enorme impegno, perché gli si deve assicurare tutto quello di cui necessita e forse anche di più. Ma torniamo a me e Zara ; nel dicembre 2005 dopo sette anni di girovagare per la Sicilia per questioni lavorative vengo finalmente trasferito nella mia città, Palermo. Giusto il tempo di organizzare le cose e, a febbraio, dopo un breve rientro a casa dei miei, mi trasferisco a vivere a Sferracavallo, in una villetta proprio in riva al mare, con la mia gatta di cinque anni, Nerina. Nel frattempo comincio a collaborare con un’associazione di volontariato che si occupa di trovare casa ad animali sfortunati che, a causa della crudeltà umana, rischiano anche la vita; è lì che il mio rapporto con i cani ha una svolta. Fino ad ora ho sempre avuto dei gatti, ma i cani…. Ti guardano e dai loro occhioni sembrano uscire parole, ti sono fedeli, capiscono il tuo stato d’animo, insomma mi decido “devo avere un cane!”. A questo punto la scelta: un meticcio o un cane di razza, un cucciolo o un cane adulto, un maschio o una femmina… e tante altre dubbi che mi frullano per la testa. La scelta, non casualmente, cade sul Malamute. Ho sempre amato le razze nordiche. un amico di famiglia ha un Samoyedo e conosco diverse persone che hanno degli Husky, ma una volta in giro per le strade di Palermo ho visto un cane “diverso dal solito husky”, più grande, massiccio e soprattutto con degli occhi e uno sguardo d’incanto. A questo punto la decisione è presa, ora bisogna vedere di trovare il “MIO” Malamute. Giro un po’ per la rete, uffa a Palermo non ci sono allevamenti e nessuna traccia di Malamute; estendiamo la ricerca alla regione… e allora Google, scrivo: malamute, Sicilia, allevamento e… wow, resto folgorato, appare come d’incanto il sito di Lisa e Rosario. Ho Taku (il papà della mia piccolina) sul mio computer, non riesco a smettere di guardarlo, di girare per il sito di leggere e rileggere quanto c’è scritto, passano le ore, mi prendo di coraggio e scrivo una mail: “Gent.ma Sig.ra Lisa ….”. A questo punto devo aspettare. Controllo la mia posta elettronica ogni dieci minuti, niente. Finalmente la risposta (erano passate meno di 2 ore, ma per me era un’eternità) è Lisa che mi scrive, il tono è gentile e mi mette a mio agio, ehi è giovane, siamo coetanei e mi chiede di passare al “tu”, ma ecco la notizia più importante… “la nostra Daisy partorirà nei prossimi giorni, ha una pancia enorme e i cuccioli saranno almeno sei, ho già delle prenotazioni…”, come delle prenotazioni? Si prenotano i cuccioli? Come funziona? Rispondo subito e chiedo dei chiarimenti, Lisa è gentilissima e fuga ogni mio dubbio, le dico che vorrei una femminuccia e a questo punto si aspetta Madre Natura. Giorno 01/01/2006, sono le 20.00, accendo il computer e vedo se mi ha scritto qualcuno… ehi c’è una mail di Lisa… Wow sono nati i cuccioli, cinque maschi e tre femmine. E’ fatta, una di queste tre cicciottine sarà la mia Zara. Da quel primo dicembre al diciassette febbraio, giorno in cui Zara è entrata nella sua nuova casa, i giorni sono passati lentissimamente, ho ricevuto delle foto e notizie delle cucciole ma per me l’attesa era lunga, interminabile. Finalmente siamo a metà febbraio, organizzo tutto con la complicità di mio fratello che vive e lavora a Milano e che, per l’occasione speciale e, con la scusa del mio compleanno che è il 18 di febbraio, ha organizzato una discesa a Palermo. Eccoci, è sabato 17 febbraio, sveglia puntata alle 6.30, mi sveglio prima che suoni, faccio colazione velocemente, mi preparo, ora passiamo mio fratello “Andrea, alzati è tardissimo!!!” (sono appena le 7.20), si prepara e via in macchina verso Catania. All’arrivo ci accoglie Rosario, e Daisy (la mamma di Zara) che mi salta di sopra e mi lecca tutto… ma ecco spuntare da dietro la casa due batuffoli di pelo che corrono. Il mio cuore ha un sussulto, sono Lilly (la mia Zara) e sua sorella Tirillina, chiedo subito a Rosario quale delle due sia la mia cucciolotta, fino ad ora l’avevo vista solo in foto ma dal vivo è davvero bellissima!!! Passiamo un po’ di tempo con Rosario in allevamento, mi dice che Zara è dominante nella cucciolata e di educarla con molta attenzione (in quel momento non capivo bene che volesse dire, ora ne sono molto più conscio), quindi via, alla volta di Palermo. Zara è bravissima in macchina, un po’ spaventata ma tutto sommato tranquilla. Arriviamo a casa e sembra conosca già ogni angolo. Rosario mi ha detto che per ambientarsi potrebbe volerci un po’ e che il primo giorno potrebbe non mangiare… ma lei è una lupa… metto la pappa nella ciotola e in un soffio, come per magia, non c’è più niente. Ora passiamo al difficile, le presentazioni!!! Con i miei nessun problema, da subito è diventata la “nipotina” e io, come ogni “genitore”, la lascio volentieri con loro purché non la vizino! Il vero scoglio è Nerina… lei era la regina indiscussa della casa, padrona di ogni angolo e viziatissima. I primi giorni sono stati duri, veramente duri. Dovevo tenerle costantemente separate, Nerina le soffiava anche attraverso vetri o porte, le è venuta addirittura una dermatite dovuta allo stress causato dalla presenza della nuova arrivata!!! Oggi sono quasi due mesi che Zara è con noi e le cose sono del tutto cambiate, si sono divise il regno, e io faccio da suddito. Le scaramucce si limitano a quando Zara, con tutta la sua mole (in 45 giorni ha raddoppiato il suo peso), si avventa su Nerina per “giocare” e la gatta non gradisce molto queste esternazioni di affetto. Per il resto si và d’amore e d’accordo, addirittura quando porto a passeggio Zara, Nerina ci segue e cammina sul muretto che costeggia il lungomare. Forse è ancora presto per dirlo e sicuramente ci saranno dei momenti duri ma sento di poter affermare di aver fatto la scelta giusta prendendo Zara con me, in così poco tempo mi ha già dato così tanto e spero, sinceramente, di essere un buon capobranco per lei. Peppe http://malamute_zara.blog.tiscali.it/
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